Testo razionale

Mi muovo in penombra dove non c’è differenza tra la somma dei linguaggi e dove tutto si mescola indistintamente sia la forma che il concetto. Ricavo così differenti metodi di informazione, misurazione, osservazione, perché c’è qualche connessione da qualche parte.

Perché un universo sia reale deve evolversi in modo tale che vengano ad esistere degli osservatori. La teoria quantistica ci ha condotti a considerare seriamente l’opinione che l’osservatore sia altrettanto essenziale alla creazione dell’universo quanto l’universo lo è per la creazione dell’osservatore. Secondo uno degli sconcertanti principi della fisica quantistica, è l’interazione tra l’osservatore e la cosa osservata a dare “realtà” alla cosa osservata.

Agire solo sul metodo d’osservazione.
Il metodo d’osservazione è il limite della mente umana nell’epoca nella quale viene applicato e per sua natura ha in sé le variabili nascoste che lo fanno necessariamente entrare in crisi.
Una crisi della conoscenza è il metodo d’osservazione.

La lente d’ingrandimento deformante usata nei lavori è un esempio minimo di cambiamento di metodo d’osservazione che rende sfuggente e difficilmente afferrabile un contorno conoscitivo.

La via della complementareità: scartare tutte le costanti, lavorare solo con le variabili. L’oggetto è una costante resa variabile dal suo complementare. Il complementare è la stessa cosa vista da un’angolazione differente.

Stabilire condizioni e limiti di ogni possibile descrizione del mondo e che cosa nel produrre immagini sia dovuto a un atto arbitrario o una disposizione psicofisica, e che cosa sia invece dettato da una necessità di principio.

Il quanto epocale è dato dai limiti conoscitivo del cervello in quel dato momento ed è, nella nostra conoscenza dualistica, naturalmente indeterminato. Ora, per quanto riusciamo con i nostri metodi d’osservazione a prendere due valori il più possibile vicini, non arriveremo mai ad un tipo di valore unificato. Ciò fa parte della natura umana. Se così non fosse, non ci sarebbe fantasia, differenziazione umana, spiriti liberi, qualcosa contro la quale inveire o acclamare. A questo punto innanzi tutto mettere da parte qualsiasi tipo di espressione sensitiva o razionale individuale. Cercati e trovati due valori estremamente vicini al punto che la situazione cerebrale umana non può approfondire di più, si trova tramite intuizione l’aspetto complementare dei due valori trovati. Due aspetti complementari del nostro momento epocale sono onda e particella subatomica. Ora fatto per me estremamente probabile, ammettiamo che tutto questo sistema rappresenti una unità di un sistema nel quale questo sistema rappresenta una sola unità. Un serio sfondamento è dato dall’aspetto complementare dei due sistemi.

Dividere le cose in due è un buon metodo per cominciare, ma si dovrebbe sempre cercare di trovare una terza alternativa. Se non ci si riesce, si dovrebbe sospettare che forse non ci sono affatto due idee, bensì una sola, insieme con una forma d’opposto.

Rapide foto, occhiate, sguardi veloci, ironia, associazioni immediate.
Allenare lo sguardo all’immediato complementare.
Il risultato finale sarà una serie di rapporti complementari tendenti al metapunto.
La fisica quantistica rappresenta la più alta speculazione sul dualismo compiuta dalla mente umana. Il risultato è che non ci sono verità ma probabilità di verità.